ANGINA PECTORIS
Dr. Bruno BORIONI
Che cos’è l’angina?
Il cuore lavora incessantemente, in modo meno intenso quando siamo rilassati
e a riposo, in modo più intenso quando siamo tesi o sotto sforzo.
Come tutti i muscoli, anche il cuore ha necessità di essere nutrito e ossigenato e il sangue che gli occorre arriva tramite due arterie, le “coronarie”, che si dividono poi in rami via via più piccoli in grado di raggiungere ogni parte del cuore.
Ovviamente, servirà più nutrimento e ossigeno durante l’attività più intensa e viceversa. Se le coronarie sono parzialmente ostruite (immaginate un tubo incrostato dal calcare), il flusso di sangue viene ostacolato e, in alcuni momenti (per esempio, sforzo intenso o forte emozione) può essere insufficiente per le necessità del cuore o, più spesso, di una sua parte più o meno grande.
La mancanza di sufficiente ossigeno e nutrimento viene detta “ischemia”.
Quando si verifica un’ischemia possono comparire dei disturbi, singoli o associati tra loro: dolore, senso di peso, senso di costrizione, mancanza di respiro, sudorazione, ecc.
Questa esperienza la conoscete bene!
Quali limitazioni e quali rischi comporta?
Come avrete sperimentato, se si supera un certo livello di sforzo fisico o di “emozione” compare il disturbo che poi scompare cessando l’attività fisica e rilassandosi.
Molto spesso l’uso dei farmaci elimina in tutto o in parte questo problema (vedi dopo), ma è comunque opportuno evitare gli sforzi fisici o le emozioni che scatenano i disturbi. Se si hanno dei dubbi, è sufficiente chiedere chiarimenti al medico, anche per non limitare inutilmente (e con danno) le proprie normali attività.
Se è realmente inevitabile affrontare uno sforzo che probabilmente causerà problemi (per esempio, cambiare una gomma dell’auto di notte da soli), prima di accingersi a compierlo è utile mettersi sotto la lingua la pastiglia che il medico ha prescritto di assumere nel caso compaia dolore.
In alcuni casi, la coronaria già parzialmente ostruita si chiude completamente, impedendo l’ossigenazione di una porzione di cuore. In questo caso si ha la “morte” di quel pezzetto di cuore, ossia un infarto miocardico.
Quanto riportato nei punti successivi ha lo scopo di evitare che questo possa accadere.
Quale stile di vita?
I consigli sono già sicuramente ben noti, il problema è ora metterli in pratica.
La prima cosa, se si fuma, è smettere. Non è sempre facile, ma se incontrate difficoltà parlatene con il medico per trovare la strada più adatta alle vostre esigenze.
L’esercizio fisico è importantissimo. Discutete con il medico il tipo di attività fisica che ritenete di poter svolgere quotidianamente (almeno 30-40 minuti al giorno) e organizzatevi in tal senso. Non è poi così difficile, dato che la cosa più utile è semplicemente camminare.
Una corretta alimentazione è sicuramente d’aiuto; se il colesterolo è troppo alto, o se vi fosse diabete il medico vi fornirà indicazioni più dettagliate; se questi problemi sono assenti sarà sufficiente aumentare il consumo di verdure, frutta e, se gradito, pesce.
E’ utile evitare il soprappeso. Il medico vi fornirà indicazioni a riguardo, ma se l’alimentazione sarà sana e l’esercizio regolare anche questo obiettivo non sarà impossibile da raggiungere.
Che cosa possono fare i farmaci?
I farmaci sono estremamente utili e hanno due scopi:
eliminare in tutto o in parte i disturbi;
ridurre il rischio d’infarto miocardio.
Questi obiettivi possono essere raggiunti solo se vengono assunti in modo regolare (non rimanga senza farmaci!) secondo le modalità indicate dal medico.
Ovviamente se si avesse l’impressione che un farmaco causi disturbi sarà necessario avvisare il medico e discutere con lui il problema.
Analogamente, se, nonostante le cure, vi fossero ancora problemi durante sforzi o emozioni sarà necessario farlo presente al medico.
E’ necessario ricordare ancora che, anche se ci si sente perfettamente bene, le coronarie sono malate ed è quindi comunque sempre necessario assumere i farmaci prescritti.
Cosa fare in caso di dolore, mancanza di respiro o debolezza improvvise?
Il dolore, l’improvvisa mancanza di respiro, l’improvvisa debolezza, accompagnati
o meno da sudorazione, possono indicare la presenza d’ischemia cardiaca.
In alcuni casi, poi, la sensazione non è di dolore ma di peso, bruciore, costrizione, a volte al centro del petto, ma, più raramente, anche alla “bocca dello stomaco”, collo, braccio.
In tutti questi casi è meglio essere prudenti e pensare sempre che si tratti di un’ischemia.
E’ necessario quindi utilizzare la “pastiglia” da mettere sotto la lingua che il medico le avrà prescritto (e che lei porta sempre con se, avendo cura di sostituirla periodicamente).
Se il disturbo non scompare entro 15 minuti è necessario chiamare il 118, e, nell’attesa, è utile assumere una seconda “pastiglia”. Se si sente debole deve sdraiarsi.
E’ necessario non farsi scrupolo di disturbare: il 118 va chiamato sempre in queste circostanze, anche se è notte e se si deve svegliare qualcuno.
Se il dolore è invece scomparso prima di poter prendere la pastiglia sotto la lingua e subito dopo averla assunta, sarà sufficiente avvisare il medico senza urgenza.