Perché si muore nel sonno?
Il sonno non è sempre da collegarsi a cose positive, infatti, basti pensare che per gli antichi greci il sonno era nient’altro che il fratello gemello di morte, due divinità che richiamavano alla notte e alle tenebre dell’oltretomba.
Già dalle epoche antiche era quindi evidente e temuto il legame che univa il sonno con la morte. Con il passare del tempo la morte nel sonno ha invece assunto dei connotati meno inquietanti; infatti, un decesso di questo tipo è considerato come quello più pacifico da poter desiderare. I motivi della morte durante il sonno sono vari e comprendono il russare, l’insonnia, fattori questi che ne vanno ad aumentare le probabilità di presentarsi.
Il dormire è un aspetto molto importante nella vita umana, infatti, è stato calcolato che ogni individuo passa un terzo della propria vita dormendo. La morte durante questa fase di riposo si può presentare sia in persone giovani che anziane, anche se in questi casi è più frequente, magari a seguito o come ultima fase di una lunga malattia.
Di solito, quando si muore durante il sonno non è necessaria un’autopsia per determinarne le cause, a meno che questa non avvenga in situazioni sospette o in persone giovani che non soffrivano di nessun tipo di patologia nota. Talvolta, neppure l’esame autoptico riesce a colmare i dubbi ed allora il medico userà delle definizioni, per indicare la causa del decesso, come insufficienza cardiorespiratoria, morte per cause naturali o vecchiaia. Questa risposta lascerà però i cari del defunto con il dubbio su quello che è il motivo della morte.
Morire nel sonno: le cause più probabili
Le cause della morte nel sonno possono essere dovute anche a fattori esterni, come ad esempio un terremoto, che va a causare il crollo della casa e che provoca a sua volta il decesso a causa dei traumi subiti. Anche il monossido di carbonio può uccidere durante il sonno, a causa di impianti di riscaldamento e altre fondi di calore malfunzionanti. Mentre una persona dorme questa è nel suo stato più vulnerabile e può capitare che malintenzionati ne approfittino per compiere un omicidio. L’utilizzo di medicine contro l’insonnia o per contrastare il dolore possono essere legate alla morte nel sonno, specialmente se questi sono assunti in modo eccessivo o insieme a sostanze alcoliche. Farmaci sedativi od oppiacei, che vengono prescritti per lenire dolore molto forte, possono andare ad alterare i ritmi respiratori, che rallentando diventano estremamente pericolosi.
Morire durante il sonno può però essere causato anche da cause naturali, come ad esempio problemi a cuore e polmoni. L’insufficienza respiratoria va a riflettersi su quello che è il corretto funzionamento del cuore. Questo può soffrire anche a causa di attacchi cardiaci che portano a loro volta a problemi di afflusso di sangue al cervello, che porta velocemente all’insufficienza respiratoria.
I polmoni si vanno a riempire di liquido, originando un edema che aggrava il quadro fino all’insufficienza cardiaca. Gli attacchi cardiaci si hanno quando un vaso sanguigno è ostruito e non permette al sangue di circolare correttamente e che quindi porta alla morte del tessuto che dovrebbe andare a irrorare.
Se il cuore non pompa, anche il resto del corpo muore in tempi rapidi. Se i battiti sono troppo lenti o troppo veloci, significa che le contrazioni del muscolo non sono regolari e possono portare a compromissioni del muscolo cardiaco stesso. Per questo motivo, le aritmie sono una delle cause più frequenti di morte nel sonno.
Anche l’insufficienza cardiaca congestizia è una fonte di rischio; questo disturbo causa un accumulo di liquido nel polmoni e si presenta con piedi e gambe gonfie a causa dell’edema periferico. Ogni problema che tocca il cuore si riflette sugli altri organi e può portare anche al presentarsi di un ictus, rischio ancora più alto se è presente anche l’ipertensione.
Anche le malattie respiratorie sono spesso causa di morte. Queste, infatti, si aggravano con il passare del tempo e possono essere fatali durante il sonno. Le principali patologie che colpiscono i polmoni sono la BPCO (broncopneunopatia cronica ostruttiva), l’enfisema, la fibrosi cistica, il cancro ai polmoni, la fibrosi polmonare, la polmonite, l’asma e l’embolia polmonare. Anche miastenia, SLA o problemi al sistema nervoso possono causare blocchi polmonari.
La SUDEP (Sudden Unexpected Death in Epilepsy), morte improvvisa di epilessia, può presentarsi durante il sonno e causare la morte.
Ci sono anche dei disturbi del sonno che sono altrettanto pericolosi; si tratta di:
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Apnea ostruttiva del sonno, che va ad amplificare patologie come aritmie, insufficienza cardiaca o attacchi cardiaci.
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La parasomnias, il sonnambulismo, può mettere chi ne soffre in situazioni pericolose, come esporlo al rischio di cadere dalle finestre.
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Disturbi della fase REM possono portare a cadute dal letto, con conseguenti traumi come possono essere i traumi cranici.
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L’insonnia fa aumentare il rischio suicidio.
Se si presentano problemi del sonno o segni di apnea notturna (russare, nicturia, bruxismo, eccessiva sonnolenza diurna, problemi cognitivi…) è opportuno rivolgersi a un medico, perché fortunatamente queste condizioni possono essere curate.
Fonti
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